martedì 21 novembre 2006

Capitolo 1 paragrafo 1 - com'e' cominciata -

Quattro nozioni di geografia astronomica (ripassino):
Secondo la teoria attualmente piu’ in voga (ma sempre piu’ contestata), l’universo nasce da una grande esplosione. Ovvero tutta la materia e l’energia (ha senso distinguerle?), una volta erano concentrate in un unico posto; poi improvvisamente questa palla piccola e densissima decide di esplodere, il famoso Big Bang, e comincia la storia dell’universo.
L’ho presa alla lontana lo so ma e’ utile per capire perche’ ci sono troppi incarti nei prodotti al supermercato (lo so avevo promesso di essere rigoroso, mi riprendo subito).
La materia ha cominciato ad espandersi e poi a raggrumarsi, sino a formare i pianeti e le stelle. C’e’ una teoria molto in voga(il secondo principio della termodinamica), che preso un po’ di peso dice che: finche’ ci sara’ differenza di quantita’ di energia nell’universo questo continuera’ a muoversi; quando tutte le cose avranno la stessa quantita’ di energia tutto si fermera’. Per capirci, l’idea semplificata e’ questa: se io ho un pezzo di ferro caldo e lo metto vicino ad uno freddo, il calore passa da quello caldo a quello freddo, finche’ entrambi non saranno tiepidi; siccome il calore si muove solo da una cosa calda ad una cosa fredda e quando tutto e’ tiepido non si muove piu’, quando tutto sara’ tiepido nulla si muovera’ piu’.
Per capirci: nell’universo, per quanto grande, esiste una finita quantita’ di energia, che secondo alcuni scienziati, finira’. Essendo la terra una porzione trascurabile dell’universo, possiamo immaginare che essa a sua volta abbia a disposizione una quantita’ minima di energia a disposizione comprese; quella presente sul pianeta e quella irradiata dal Sole. Una quantita’ trascurabile, se consideriamo l’universo una quantita’ decente se consideriamo quanta energia necessita la vita sul nostro pianeta.
A dire che sulla terra abbiamo una limitata quantita’ di energia destinata ad esaurirsi, ci sono arrivato da lontano, ma mi serve per poter riprendere l’argomento in seguito e a metterlo nella sua giusta prospettiva.
Dice ma a noi che ce ne importa? Mica finisce domani. Dipende.
Tu metti la benzina nella tua auto? Ti sei chiesto quanto petrolio c’e’ sulla terra? Quanto a lungo potrebbe durare quello che c’e’ se continuiamo ad usarlo a questi ritmi? Sembrerebbe che gli scienziati piu’ ottimisti dopo approfonditi studi abbiano scoperto che nell’arco della tua vita potrai sapere che succedera’ quando il petrolio sara’ finito (diavolo mi ero appena comprato il motorino nuovo). Sappiamo che il gas naturale che usiamo per cucinare, per il riscaldamento, per produrre energia ecc, e’ legato al petrolio e allora perche’ il governo italiano vuole stanziare molti milioni di euro per fare dei rigasifigatori che tra progettazione e costruzione saranno pronti poco prima che il gas sia finito, o troppo costoso per essere conveniente?

Queste non sono le mie fonti o almeno le uniche ma ecco alcuni Link utili:
Come si Forma il Petrolio
http://www.linguaggioglobale.com/terra/txt/55.htm
Interessante leggere la sezione “studi sulle riserve di petrolio”
http://it.wikipedia.org/wiki/Petrolio
secondo principio della termodinamica
http://it.wikipedia.org/wiki/Secondo_principio_della_termodinamica
inizio della storia dell’universo il big Bang
http://it.wikipedia.org/wiki/Big_bang
troppe buste al supermercato
http://ritorno-alla-natura.blog.kataweb.it/ritorno_alla_natura/2006/10/un_empire_sate_.html
Cliccate sul link –a tutto gas- per vedere la trasmissione
http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/folder.srv?id=2100

4 commenti:

Aurelio ha detto...

Seguendo la logica del tuo raggionamento si capiscono molte cose. L'energia dell'universo era concentrata in un unico posto e nella sua ridistribuzione tende a fermarsi e a concludere la vita dell'universo. Ugualmente le risorse della terra che sono concentrate nelle mani di pochi, se venissero distribuite equamente, il sistema mondo si fermerà. Ecco perché cercano di fare al contrario e di concentrare sempre di più le risorse in poche mani!

giulia ha detto...

Il problema dell'energia comincia ad essere preso in considerazione adesso - che, pure, è un po' tardi - perché avrà gravi ripercussioni economiche. Ma che dire del problema dell'acqua, del quale ancuni scienziati parlano con apprensione già da un po' di tempo? E', secondo me, di più difficile soluzione, anche perché c'è già qualcuno che si prepara a farne il proprio business per il secolo in corso. Questo lo trovo molto preoccupante

ippWeb ha detto...

@ Aurelio,
Sono d'accordo, secondo me ci sono alcune persone che credono proprio questo. Cioe' che le risorse debbano essere gestite da un ristretto numero di persone che sa cosa farne. Mentre il grosso delle persone deve essere gestito in maniera che "volontariamente" assecondi le idee dei pochi. Ma non e' sempre stato cosi' nella storia?
@Giulia
Si l'acuqa e' un serio problema, ci arrivero' piano piano. Ma il business gia' c'e', infatti la cocacola vende ai londinesi l'acqua del rubinetto imbottigliata, lo stesso succede a new york, dove l'acqua imbottigliata piu' venduta e' la stessa acqua che esce dal rubinetto di casa(purificata dicono loro), ma le analisi di laboratorio dimostrano che spesso nelle bottiglie l'acqua non e' cosi' sana come vorrebbero farci credere.
Leggiti questo articolo e' molto esplicativo
http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=357

giulia ha detto...

Anche a Roma, nei ristoranti, non ti 'possono' - dicono loro - portare altro che quest'acqua 'purificata', che , naturalmente, devi pagare!